Il "Giorno Gara"

17-04-2023 16:35 -

Sabato ero teso … la sentivo (come sempre a dire il vero)… percepivo l’adrenalina nell’aria ... penso di aver rotto le scatole a chiunque perché volevo che fosse tutto perfetto… ma sapevo che queste sono sensazioni belle… quelle per le quali ogni giorno passiamo molte ore in palestra, quelle che danno un senso ai sacrifici, alle rinunce.
Prima della nostra gara giocava l’Under 12, molte bambine erano in campo a giocare nel dopo partita, molti genitori ad aspettarle e poi sono voluti rimanere a vedere la partita.
Sentivo i commenti degli appassionati: “Oggi la D gioca con la prima in classifica” … “Bella partita” … “All’andata abbiamo perso 3-0” … “Però i nostri giovani sono bravi”.

Poi sono cominciati ad arrivare i mie ragazzi: prima Sandru con il suo fare sempre da guerriero, poi il capitano che tutti vorrebbero (Scali), Alex sempre a scherzare per scaricare la tensione che si avvicina e mi dà il 4 (sappiamo solo noi cosa vuol dire), More che sembra non lo scalfisca niente, Deo che forse si era svegliato da 15 minuti, Guido che appena entra in palestra inizia a tirare a canestro, Bando con il suo fare un po’ chill, Cri che ti trasmette sicurezza solo a vederlo entrare in palestra, Sven che corre per mettersi le scarpe sulle tribune, Gabri che mi saluta da lontano come se fosse lunedì, Giò che prende uno sbuffetto appena si avvicina, Mateooo che mi saluta sempre “Ciao Bocio” e mi dà il 5, Dalto che sorride sempre, il Mala … grande Mala; poi arriva Pippo che è più nervoso di me, mi sorride e mi dice: “Siamo carichi” (oggi è squalificato perché anche lui è uno di quelli che non la sente per niente). Vibra il cellulare: è un messaggio dal Bruco che oggi non potrà esserci ma che ci incita a “spaccare tutto”.

Siamo tutti: guardo Simone che è relegato con l’arbitro a preparare il referto elettronico e ci capiamo al volo. Abbraccio Enio supporto insostituibile, saluto Fabrizio detto Brisy con il quale mi confronto quotidianamente su tutto (se alleno a Certaldo lo devo alla sua determinazione), saluto le mie bimbe che vengono a vedere spesso le nostre gare, alcuni genitori e poi chiamo i ragazzi.
Andiamo nel magazzino dove ormai è di rito fare il discorso pre-gara. Entro lì e mi sento al sicuro e glielo dico. Ripassino della tattica, ultime raccomandazioni e poi via. Esco dal magazzino per ultimo e penso “Vorrei avergli trasmesso la metà della sicurezza che mi sento dentro e della fiducia che ho in loro: stasera vinciamo!”
Non so se è dipeso da questo, ma sabato abbiamo fatto una gara superlativa. Abbiamo vinto e come!!!!!!
Si esulta, si festeggia, si fa il nostro "Spinji" e poi si gira per la palestra a salutare amici, fidanzate, avversari e a godersi il risultato con l'ego nutrito dalle mille emozioni.

Poi inizio a rimettere a posto i palloni, a riordinare un po' la palestra … lunedì abbiamo allenamento.
Piano piano vanno tutti via e sono rimasto solo, solo nel "tempio"... in completo silenzio. Mi siedo sulla tribuna, guardo il campo vuoto, le tribune, il segnapunti spento ... mi godo il silenzio, l'odore della palestra (ognuna ha il suo) e mi viene da sorridere e penso: “Sabato c'è un altra gara, un’altra battaglia”.
Spengo le luci e chiudo la porta pensando già a quale partita dell'avversario visionare per preparare la prossima gara.


Fonte: Luca Bocini